Enuresi notturna nei bambini con ADHD e autismo: come gestire la frustrazione e il senso di colpa
L’enuresi notturna può essere una sfida per i bambini, per i loro caregiver e per l’intera famiglia.
Contenuti dell’articolo
- È normale sentirsi frustrati o arrabbiati per l’enuresi notturna del proprio bambino?
- Come gestire la frustrazione e il senso di colpa e continuare a essere un genitore collaborativo
- Costruire un rapporto indissolubile con il proprio figlio
- Non sei solo
L’enuresi notturna può essere una sfida per i bambini, per i loro caregiver e per l’intera famiglia. Tra notti insonni e lavatrici avviate alle 3 del mattino, vedere il proprio figlio combattere qualcosa che non può controllare e non avere una soluzione per eliminare il problema può avere un impatto profondo. Da uno studio DryNites® è emerso che il 50% dei genitori di bambini con ADHD e/o autismo che bagnano il letto si sente un cattivo genitore, il 58% si sente impotente e il 60% ha sperimentato un aumento dell’ansia.
Abbiamo incontrato Allie Tasche, vicepresidente dei programmi nazionali della Autism Society of America ed ex educatrice, per chiederle di condividere alcune strategie per gestire i sentimenti legati all’essere genitore di un bambino alle prese con l’enuresi notturna.
È normale sentirsi frustrati o arrabbiati per l’enuresi notturna del proprio bambino?
È molto comune che bambini e caregiver provino un’ampia gamma di emozioni quando hanno a che fare con l’enuresi notturna, soprattutto considerando che la pipì a letto può durare in media tre o quattro anni.
Allie Tasche ha infatti sottolineato: “È del tutto normale e comprensibile che i genitori alle prese con l’enuresi notturna provino frustrazione, senso di colpa e impotenza. È importante che genitori e caregiver riconoscano e legittimino queste emozioni, perché negarle può esacerbare lo stress associato alla gestione della pipì a letto”.
Come gestire la frustrazione e il senso di colpa e continuare a essere un genitore collaborativo
Cosa si può fare, dunque, quando ci si sente arrabbiati, frustrati o persino tristi nel fare i conti con la pipì a letto? Tasche ci ha dato questi consigli:
- Sii gentile con te stesso. Il fatto di bagnare il letto non è colpa di tuo figlio, e nemmeno tua. Se non vuoi mai smettere di supportare tuo figlio, nei giorni sì e nei giorni no, devi fare lo stesso anche con te. Ripetiti, e convinciti, che stai facendo un buon lavoro, anche se il bambino continua ad avere problemi con l’enuresi notturna.
- Fai delle ricerche. Comprendere quali sono le cause dell’enuresi notturna e cosa si può fare può farti sentire meglio ed essere utile per sentirti più consapevole e avere l’impressione di avere il percorso sotto controllo.
- Gestisci le aspettative. In quei momenti, è facile pensare che il nostro comportamento o l’episodio particolare ci abbia fatto fare dei passi indietro. Diamo grandissimo peso al successo e, quando qualcosa va bene, pensiamo di aver contribuito a far sì che andasse così. Ci sentiamo di essere stati d’aiuto ai nostri figli. Quando qualcosa va storto, invece, ci sentiamo in colpa, come se avessimo sbagliato o non avessimo fatto la cosa giusta. Con il tempo, cerca di distaccare il valore personale e le emozioni dal singolo evento. Considerati un valido aiuto per tuo figlio, indipendentemente dal fatto che sia asciutto al risveglio o meno.
- Interrompi i paragoni. Ogni esperienza con l’enuresi notturna è unica, e ogni bambino è una storia a sé. È facile cercare di fare paragoni e chiedersi: “Perché mio figlio deve provare dieci volte prima di imparare qualcosa, e un altro ci riesce al primo tentativo?”. Ma anche: “Cosa fanno gli altri genitori che io non faccio? In che modo riescono a essere più bravi di me in questo?”. Le sfide e le tappe dello sviluppo suscitano forti emozioni, ma l’unica risposta concreta è che ognuno è diverso. E, quando si parla di enuresi notturna, l’esperienza di ogni bambino sarà a sé.
- Trova aiuto. Puoi consultare dei professionisti o instaurare dei legami con altri membri della tua comunità: rivolgiti a esperti delle connessioni esistenti tra enuresi notturna e autismo o ADHD o confrontati con genitori che hanno vissuto esperienze simili.
- Prenditi una pausa. Prendersi del tempo per riposare, ricaricare le batterie e ridurre lo stress è un modo essenziale di prendersi cura di sé. Mostrare comprensione verso sé stessi e definire le priorità delle proprie esigenze, come persona e come genitore, serve a rafforzare il proprio benessere mentale ed emotivo e, quindi, a sostenere il proprio bambino.
Costruire un rapporto indissolubile con il proprio figlio
Grazie al nostro studio, abbiamo anche scoperto che il 79% dei genitori afferma che l’enuresi notturna ha avuto un impatto negativo sul rapporto con il proprio figlio. Allie Tasche ha tre consigli chiave per continuare a essere di aiuto e far sì che la pipì a letto non complichi il legame, indipendentemente dalle sfide che comporta:
- Il segreto è il lavoro di squadra. Adottare la mentalità del “stiamo affrontando tutto questo insieme” è il primo passo per creare un senso di sicurezza e apertura che permette di fare domande e condividere i propri sentimenti.
- Nella gestione dell’enuresi notturna è fondamentale una comunicazione aperta. Non è mai troppo tardi per costruire dei canali di comunicazione aperti, indipendentemente dal modo di comunicare di tuo figlio.
- Dà e accetta amore e sostegno incondizionati. Fai capire a tuo figlio che provi per lui un amore incondizionato. Fagli capire loro che il fatto di bagnare il letto non definisce la sua persona, il suo valore o il vostro rapporto. Sottolinea che è una condizione comune e che riuscirete a superare insieme i momenti difficili. A questo punto, rivolgerti a te stesso con la stessa delicatezza e comprensione.
Non sei solo
Se il tuo bambino con ADHD e/o autismo sta avendo dei problemi di enuresi notturna, devi sapere che molti genitori provano le tue stesse emozioni. È naturale desiderare che il proprio figlio abbia successo ed essere disposti a fare di tutto per ridurre le sue difficoltà. Le mutandine per l’enuresi notturna DryNites® possono contribuire ad alleviare il peso della condizione, aiutando il bambino a rimanere asciutto per tutta la notte.
Se tu, il tuo bambino o altri membri della famiglia faticate a gestire le forti emozioni legate all’enuresi notturna, cerca il sostegno di un aiuto professionale o di altre persone che hanno vissuto esperienze simili. Rivolgerti a un’affiliata della Autism Society locale o a un’altra organizzazione.
Pubblicato a agosto, 2024